Nord Kivu: insicurezza, i vertici dello stato a Goma

Da Misna

“Abbiamo le idee molto chiare. Gli uomini indisciplinati che non vogliono rispettare la Costituzione della Repubblica né le istruzioni del presidente della Repubblica, capo supremo delle Forze armate, saranno ricercati dall’esercito nei modi più decisi”: è l’avvertimento lanciato ai soldati disertori dal capo di stato maggiore delle Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo (FARDC), il generale Didier Etumba, durante la sua visita a Goma. Poche ore dopo anche il presidente della Repubblica, Joseph Kabila, ha raggiunto il capoluogo della turbolenta provincia nord-orientale del Nord Kivu, senza che alcuna informazione ufficiale sia stata diffusa in merito al suo spostamento.

Fonti di stampa locale ed internazionale sottolineano che le due visite al vertice giungono in un contesto di crescente instabilità nell’est del paese dove, dall’inizio del mese, sia dal Nord Kivu che dal vicino Sud Kivu, giungono notizie di defezioni nei ranghi delle FARDC.

Ad essersi allontanati sarebbero una decina di ufficiali di alto rango assieme a qualche centinaia di uomini, presumibilmente ex ribelli del ‘Congresso nazionale per la difesa del popolo’ (CNDP) integrati tre anni fa nell’esercito regolare.

La loro mossa viene ricollegata al futuro del capo ribelle latitante Bosco Ntaganda, il generale ricercato dalla Corte Penale Internazionale (CPI), co-imputato nel processo celebrato all’Aia nei confronti dell’ex capo ribelle Thomas Lubanga Dyilo, riconosciuto lo scorso 15 marzo colpevole di crimini di guerra.

Significativi spostamenti di uomini pesantemente armati sono stati segnalati a Rubare (una decina di chilometri a sud di Rutshuru), a Nyongera e nel Masisi sempre nel Nord Kivu, ma anche nel territorio di Fizi, nel Sud Kivu. Il clima di crescente tensione tra le varie componenti dell’esercito sarebbe ulteriormente aggravato da un diffuso malcontento tra i soldati dispiegati nell’est per condizioni di vita e di lavoro da loro considerate “difficili”. Le ultime informazioni diffuse da un portavoce delle FARDC, che finora hanno cercato di minimizzare la crisi interna, riferiscono di un problema “ormai circoscritto a cinque ufficiali ancora ricercati dalle forze lealiste” mentre “diversi ufficiali hanno già raggiunto i propri reggimenti”.

In visita a Goma sempre ieri, il rappresentante speciale del Segretario generale dell’ONU in Congo, Roger Meece, ha dichiarato che “è da tempo che parliamo dei problemi posti da Bosco Ntaganda: è una persona che, assieme ai suoi alleati, rappresenta una minaccia alla sicurezza della popolazione stabilita nella regione”. L’inviato ON ha anche cercato di dissuadere i soldati dalla diserzione per raggiungere Ntaganda, stabilito a Goma e ricercato dalla CPI dal 2006 per aver arruolato minorenni, auspicando che venga arrestato e processato.

VV

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