Congo, migliaia di donne in marcia contro gli stupri

Dal TG1

BUKAVU (Repubblica Democratica del Congo) – È la marcia della ribellione, della protesta, ma anche la marcia della denuncia quella di migliaia di donne congolesi, scese oggi in piazza per protestare contro i gruppi armati di ribelli, autori di stupri di massa.

LA MARCIA. A organizzare la manifestazione a Bukavu (Repubblica democratica del Congo, ex Zaire) è il movimento femminista internazionale, associazione che ha sede in Brasile e che si batte per i diritti delle donne. La manifestazione ha chiuso una settimana di convegni e dibattiti organizzata dal movimento. Per le strade sono scese centinaia di ragazze e madri, arrivate dal Sud Kivu, la più tormentata regione del Congo di cui Bukavu è capoluogo e della quale i governativi di Kinshasa ancora non riescono a prendere il totale controllo, lasciando la popolazione civile esposta ai peggiori soprusi e violenze.

PARTECIPANTI. Tra le manifestanti, almeno duecento provenivano da altri 43 Paesi. Tra la folla si vedevano striscioni e scritte come “No allo stupro come arma di guerra”, “No al terrorismo sessuale” e “Potere alle donne e alle ragazze”. Una ragazza che ha partecipato alla marcia ha commentato: “Sono anni che cerchiamo di farci sentire e oggi abbiamo l’impressione che finalmente la comunità internazionale cominci a interessarsi veramente ai nostri problemi. Bisogna combattere contro l’impunità, bisogna che gli autori degli stupri siano condannati. Solo ciò permetterà alle donne violentate di riottenere la loro dignità”.

STUPRI DI MASSA. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, solo nel 2009 e solo nell’est del Congo, oltre 15.000 donne sono state stuprate da uomini appartenenti a milizie ribelli, ma anche da soldati dell’esercito regolare. Un altro recente studio, sempre delle Nazioni Unite, ne denuncia almeno altri trecento nei primi mesi del 2010.

Lascia un commento