Dall’Agenzia Fides
“Nel primo trimestre del 2012, nel solo Nord Kivu, gli sfollati sono aumentati di 241.000 unità” denuncia all’Agenzia Fides p. Loris Cattani, missionario saveriano animatore di “Rete Pace per il Congo”. La popolazione del Nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, è costretta alla fuga dalle violenze commesse da qualche centinaio di militari che hanno disertato le file dell’esercito. I disertori sono militari provenienti dal Congresso Nazionale per la Difesa del Popolo (CNDP), integrati nell’esercito nazionale nel 2009 (in base agli accordi di pace), ma ancora sotto il comando del generale Bosco Ntaganda, accusato di crimini contro l’umanità e ricercato dalla Corte Penale Internazionale. Secondo l’ONU il totale delle persone sfollate nella RDC supera i 2 milioni.
Rete Pace per il Congo aveva denunciato le violenze commesse dai militari disertori nel Nord e nel Sud Kivu, ma in base alle notizie finora raccolte, la situazione più grave rimane quella del Nord. “Nel Sud Kivu sembra che la defezione in massa dei militari sia rientrata: diversi soldati disertori sono rientrati tra le file dell’esercito regolare mentre alcuni comandanti che avevano incitato la ribellione sono stati arrestati” afferma p. Cattani.
La differente situazione del Nord Kivu rispetto al Sud deriva dal fatto che, secondo p. Cattani, Bosco Ntaganda ha la sua roccaforte nel Nord, soprattutto nel territorio di Masisi. “Non so bene perché stia succedendo tutto questo, però posso avanzare delle ipotesi” continua il missionario. “Sicuramente c’è una reazione da parte dei soldati provenienti dal CNDP all’aumento della pressione internazionale sul governo di Kinshasa perché consegni Bosco Ntaganda alla Corte Penale Internazionale. Non si può escludere, inoltre, un tentativo da parte del CNDP che si è trasformato in un partito politico, di intimidire la popolazione del territorio di Masisi in vista delle elezioni parlamentari che si dovranno tenere tra due mesi. Ma si tratta solo di un’ipotesi personale” conclude p. Cattani. Nel Masisi le elezioni legislative sono state annullate per i disordini che erano avvenuti, e per il momento il CNDP non ha deputati nel Parlamento.
L.M.