È venerdì santo, ad Olame non si lavora. Torno al centro (dove risiedo, oltre che lavorare) alle 18:30 e vedo la porta di un ufficio socchiusa. Metto dentro la testa per salutare e trovo Nicole che mi dice che è in ritardo e si deve affrettare per riuscire a rientrare a casa. Continua a leggere
Archivi autore: Matteo
Ho cominciato con niente
Sono nata nel 1941 in un piccolo villaggio a Liegi, in piena guerra. Mio padre è deceduto nel 1942.
Mia mamma rimase dunque vedova con tre figli: i miei fratelli maggiori ed io. Abbiamo dovuto fuggire il villaggio per i bombardamenti in pieno inverno nella neve. Rientrando abbiamo trovato la casa distrutta e saccheggiata. Mia madre era una semplice donna coltivatrice, d’una fede molto profonda che l’ha condotta tutta la sua vita. Ci ha trasmesso questa fede con la sua vita. Eravamo molto poveri ma a casa nostra regnava l’amore di Dio e degli altri. Poco a poco, col nostro lavoro, la determinazione, il coraggio e la fiducia in Dio, abbiamo progredito. Continua a leggere
Organizzazioni internazionali presenti a Bukavu
Ho ripreso un gioco che avevamo cominciato nell’estate del 2009, ossia quello di scrivere i nomi di tutte le organizzazioni internazionali presenti a Bukavu prendendoli dagli adesivi dei fuoristrada, dalle targhe davanti agli uffici in città, dai cartelli esposti ovunque per pubblicizzare i progetti. Continua a leggere
Fuori luogo
Oggi Mathilde mi ha portato con sé per assistere ad un suo intervento di sensibilizzazione in una scuola di Cimpunda, in occasione del mese della donna.
È stata un’esperienza notevole nonostante all’inizio mi sentissi decisamente fuori luogo, bianco e maschio in una sala stracolma di più di 700 di ragazzine che discutono dei problemi delle donne congolesi.
Certo lavorando presso un centro di promozione femminile avrei dovuto aspettarmelo, e probabilmente dovrò farci l’abitudine. Continua a leggere