Restiamo umani

Hanno ucciso Vittorio. Diranno di tutto ora, che se l’è cercata, che è tutta colpa di Israele, che è tutta colpa dei palestinesi, che dei musulmani non ci si può fidare…
Vittorio non lo vorrebbe.
Vittorio vuole, al presente, che restiamo umani nonostante tutto, che non diamo spazio alla vendetta ma, ed è un “ma” pesante per la mia vita, che ci diamo da fare concretamente per la giustizia. Per chi di voi è cristiano, come me e meglio di me, la giustizia è “a prescindere”, da raggiungere senza sentirsi eroi o martiri. Dalla giustizia nascono amore e pace. Non c’è pace senza giustizia.
In questi giorni in cui la giustizia è calpestata continuamente, in cui sono troppo pochi quelli che hanno il coraggio della denuncia, mi mancherà Vittorio. Era un poco come una particella di me laggiù, un legame trascendente, che si concretizzava poche volte in contatti diretti. Mi chiamava “sorellina” l’indomito Vittorio.
Sorellina indegna, non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici.
Un altro martire, non per la Chiesa ufficiale ma poco mi importa.
Un altro martire nella lista dei miei amici martiri.
Nel mio cuore nessuna croce manca.
Una richiesta agli amici credenti in un Dio, una preghiera e un impegno, non per Vittorio (che per quanto mi riguarda è già nell’amore, essendo morto per amore, indifeso) ma per noi, perché restiamo umani.
Una richiesta agli amici credenti nell’uomo, un impegno perché restiamo umani.
Non ci siano vendette, ma solo umanità e giustizia.

Doni

p.s.: Vittorio era un caro amico dall’esperienza di osservazione elettorale vissuta insieme nel 2006 in Congo. Un fratellone.

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