Congo, una guerra è per sempre
Le ragioni di una crisi senza fine

Da Repubblica.it

All’est del grande paese centrafricano la guerra non è mai finita. Da quasi vent’anni. Cambiano i nomi dei gruppi ribelli e i loro capi ma i motivi del conflitto sembrano chiari: interessi per diamanti e minerali, tensioni etniche e la responsabilità ruandese.

GOMA – Sono stanchi gli abitanti dei due Kivu, all’est della Repubblica Democratica del Congo. Stanchi ed esausti di una crisi umanitaria senza fine, di vivere da eterni profughi a causa delle incursioni devastanti di gruppi ribelli armati, dell’assenza dello Stato. Stanchi dei grandi interessi attorno ai diamanti e alle risorse minerarie di cui è ricca la regione, del ruolo chiave del vicino Ruanda accusato di fomentare i disordini. Stanchi, infine, dell’immobilità della comunità internazionale davanti alla responsabilità di mettere fine una volta per tutte a questo disastro dell’umanità che, dal 1995, ha causato la morte di oltre 5 milioni di persone, senza fare scalpore tra i titoli di giornale. Continua a leggere

Tra paradiso e inferno

Uno dei tanti paradossi del Congo: pochi giorni fa scrivevo di paradiso, oggi L’Espresso pubblica questo. La verità si trova da qualche parte tra questi due estremi, ma io non saprei dire dove. O meglio, forse, il Congo è tutto questo insieme e tanto altro ancora.

Mi sono tornate in mente anche la domanda di mio nipote, che a scuola stava studiando il rapporto sullo sviluppo umano 2011 dell’UNDP: “Mamma, perché il tato vuole andare in Congo, se è il posto dove si sta peggio al mondo?”, e la risposta di mia sorella: “Proprio perché è il posto dove si sta peggio al mondo.” Continua a leggere

Se non ci fosse la guerra…

“…sarebbe un paradiso”: quante volte ho sentito Mathilde pronunciare queste parole.
Dopo una settimana intensa, un meraviglioso fine settimana di svago e festeggiamenti. Di seguito qualche cartolina dal paradiso (se non ci fosse la guerra).

p.s.: sul finire della serata, giusto per riportarci coi piedi per terra, la notizia che i ribelli dell’M23 hanno preso Rutshuru. Ora hanno la strada spianata per Goma, e la gente comincia già a fuggire verso Bukavu. Continua a leggere