Il dr. Denis Mukwege sfugge alla morte

Francais

Da lesoir.be

“Vivere è relativo… Vale la pena vivere fino ad 80 anni vedendo ciò che vedo ogni giorno?”. Lunedì scorso a Bruxelles il dr. Denis Mukwege, direttore sanitario dell’ospedale di Panzi a Bukavu, concludeva con questa frase disillusa una serata-dibattito dove, una volta di più, aveva testimoniato della sorte delle donne del Kivu vittime di violenza sessuale e s’era interrogato sull’impotenza della comunità internazionale. Continua a leggere

Il coraggio delle mamme congolesi

Le nostre mamme sono audaci. Sono loro che portano avanti la vita del paese, insieme all’economia domestica. In Congo non ci sono stipendi. Il paese continua a sprofondare nella guerra. In questa situazione caotica sono le mamme che mandano avanti il paese con i loro lavori durissimi. Se qualcuno nega il coraggio delle mamme congolesi o è cieco o è in malafede. Continua a leggere

Discorso alle Nazioni Unite del dr. Denis Mukwege

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Eccellenze, signori Ambasciatori,

mi sarebbe piaciuto cominciare il mio discorso con la solita formula: “Ho l’onore e il privilegio di prendere la parola davanti a voi”.

Ahimè! Le donne vittime di violenza sessuale all’est della Repubblica Democratica del Congo sono nel disonore. Ho costantemente sotto i miei occhi lo sguardo delle anziane, delle ragazze, delle madri e persino delle bambine disonorate. Continua a leggere

La storia di Imani e la tragedia del popolo congolese

Da Fonte di Speranza

Dopo 42 anni vissuti in Congo credevo di essere più o meno “vaccinato” di fronte alle sofferenze umane e ai drammi che hanno colpito queste popolazioni del Kivu, all’estremo Est del paese sulla frontiera del Rwanda, Uganda e Burundi…

No, è impossibile abituarsi alle tragedie che da anni colpiscono questa regione martoriata del Congo dove continuano ad essere perpetrati i crimini più atroci che superano i limiti della crudeltà umana.
Il caso di Imani, un ragazzino di 12 anni arrivato alcuni giorni fa nel nostro centro di assistenza “Tupendane”, sostenuto economicamente da Fonte di Speranza, ha di colpo riacutizzato quel sentimento di indignazione, rivolta e di dolorosa impotenza che da anni cova nel mio animo, e certamente, anche nell’animo di tutti i missionari che lavorano come me qui in Congo. Continua a leggere

RaiSport deve vergognarsi

RaiSport deve vergognarsi dei commenti che sono stati fatti durante la sfilata delle olimpiadi 2012. L’Africa non è solo la povertà, l’Africa è anche il continente della speranza. Perché qualificare il Burkina Faso come il paese più povero del mondo? Perché dire che il Burundi ricorda la parola genocidio? Perché non ha fatto allusione alla crisi che sta trascorrendo la Grecia? Perché non ha fatto allusione al nazismo quando è passata la Germania? L’olimpiade è un momento di gioia, non è occasione per ricordare tristi eventi dei singoli paesi.